Piccolo vademecum per apprezzare al meglio una Riserva di vino rosso

 

Avere tra le mani una Riserva di vino rosso significa possedere un prodotto prezioso, che ha trascorso tanto tempo al chiuso, all’interno di un vetro che ne costringe le potenzialità espressive. Se è vero che l’affinamento in bottiglia ammorbidisce il vino, è anche vero che una volta stappato, per poter esprimere se stesso al meglio, deve ossigenarsi e rilassare i suoi muscoli il più a lungo possibile. Quindi per apprezzare al meglio la tua bottiglia di Riserva è utile sapere a cosa il vino è andato incontro prima di finire nelle tue mani. 

La prima cosa da tenere a mente è la totale assenza di ossigeno, uno dei nemici più importanti del vino. É proprio la mancanza di ossigeno in cui il vino ha sostato per arrivare fin nelle tue mani che gli ha permesso di conservare gelosamente, per tutto questo tempo, tutti i suoi straordinari aromi. 

Adesso tocca a te recuperarli e creare le condizioni giuste affinché gli aromi tornino a farsi sentire. Già ma come? La cosa migliore è stappare il vino almeno due ore prima e dotarsi di un Decanter, strumento indispensabile ad ogni amante del vino che desideri godere dei profumi inebrianti, complessi e concentrati delle Riserve.

Dovrai versare lentamente il vino dalla bottiglia per consentire alle molecole del vino di essere attraversate dall’ossigeno e quindi, al tuo vino, di “risvegliarsi”, sfruttando la spalla della bottiglia di tipo “bordolese”, ideata per trattenere la maggiore quantità possibile di sedimenti che il freddo ed il lungo tempo trascorso in affinamento possono generare all’interno. Nulla di preoccupante: non si tratta di impurità nè di sostanze che possono alterare gusto e bouquet del vino che hai tra le mani! Questi piccoli depositi che assomigliano a zucchero cristallizzato e che spesso si trovano sul fondo delle bottiglie di Riserva non sono nient’altro che granuli di sale di potassio dell’acido tartarico e la loro presenza ti dimostra che il vino è “vivo” e che quello che hai davanti non è stato prodotto in maniera industriale, non ha subito filtrazioni eccessive nè chiarificazioni o altri trattamenti.

 

Il Decanter, strumento essenziale per ossigenare i vini rossi invecchiati

 

Se hai paura di non riuscire in questa operazione puoi aiutarti con un colino a maglie finissime o con un velo di carta neutra (mai profumata nè colorata!) da apporre sopra al boccale del decanter. Versando lentamente, i sedimenti resteranno sulla superficie della carta mentre il liquido scivolerà al di sotto. 

La seconda cosa da rammentare sono le temperature: il vino è un prodotto molto delicato che rifugge la luce intensa, ama il fresco e gli ambienti umidi, soffre moltissimo gli sbalzi di temperatura e la posizione verticale. Abbi cura di conservare le tue bottiglie in un ambiente buio, a temperatura costante compresa tra i 10°/12° ed i 14° gradi, sempre in posizione orizzontale. 

La terza cosa è la temperatura di servizio, che consente di apprezzare al meglio le qualità olfattive e gustative del vino. É sempre opportuno controllare in etichetta o nel materiale promozionale del produttore se sono riportate informazioni in merito oppure, nel dubbio, domandare alla cantina. In assenza di informazioni puoi rammentare la regola generale che vuole una temperatura di servizio compresa tra i 18° ed i 20° per tutti i vini rossi strutturati e di lungo affinamento, come le nostre Riserve “Ultimo“. Per i vini rossi infatti una temperatura di servizio troppo bassa farebbe risaltare in maniera negativa la tannicità del vino, forzando la sensazione di astringenza in bocca mentre una temperatura più alta li renderà più morbidi e piacevoli alla beva, tirando fuori tutto il bouquet di aromi che possiedono. 

 

 

L’ultima cosa è il tempo. Il tempo delle stagioni che da ritmo alla vite e che permettere al viticoltore di interpretare il proprio territorio; il tempo atmosferico necessario alla crescita delle piante ed alla maturazione dei frutti; il tempo di cantina, che da forma al vino e permette la trasformazione del succo d’uva in quel prodotto che saprà regalarti uno straordinario momento di benessere. Infine il tempo di invecchiamento e di affinamento, quello in cui il vino matura  ed acquista consapevolezza di sè, riposando al buio ed al silenzio prima di giungere nelle tue mani sotto forma di Riserva.

Ricorda sempre che il vino è un piacere ed assieme un dono che la natura ci ha fatto. Una Riserva, custode di misteriosi segreti celati nel suo imperscrutabile colore scuro ispira piacevoli riflessioni, ti cattura e ti coccola. É espressione di una tradizione e di uno stile, di rispetto ed amore per il proprio territorio ma soprattutto è il prodotto lento e sublime del tempo. 

Dedicale tutto il tempo. Dedicati tutto il tempo.

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