Una curiosità insaziabile che muove la penna e fa roteare il calice con la stessa intensità. E poi la continua capacità di stupirsi, di perdersi e di saperlo raccontare in modo semplice… Non sono doti comuni: se scrivere è oggi assai diffuso, resta rara la capacità di farti immaginare d’esser lì, tu, col vino nel bicchiere e di farti percepire i medesimi aromi e sapori. Immergerti nel sogno per svegliarti poi col brio di un aneddoto, con la semplicità di un passaggio. Il profumo che si stacca dalla pagina e t’invade, la spensieratezza del vino reso semplice.

Così descrivevo appena un anno fa ciò che mi appassionava nella scrittura sul vino. Sensazioni che avevo provato nel leggere non solo il giudizio sul nostro Ultimo 2013 ma in generale tutte le recensioni di Morris Lazzoni, sommelier, blogger su https://www.vinoperpassione.com ma anche insegnante di vino con i suoi corsi dove – come lui ama ricordare – l’ingrediente essenziale per capire il vino in maniera semplice, è avere passione.

Con Ultimo 2013 è stata la prima volta che abbiamo affidato alcune bottiglie ad un sommelier professionista affinché ci regalasse le sue impressioni in maniera libera, scevra da qualsiasi tipo di condizionamento, punteggio o scala gerarchica. Eravamo incuriositi ma anche un tantino timorosi: “e se il vino non fosse piaciuto?“, “e se il giudizio fosse stato decisamente negativo?“…

Tutti interrogativi che chi produce prima o poi arriva a porsi. Raccogliere, vinificare, dare forma a qualcosa che la natura decide di donarti ogni anno è un po’ come seguire un figlio: il vino non ti appartiene del tutto eppure sei tu che predisponi le basi affinché lui evolva ed invecchi, cercando di tirargli fuori il meglio, senza mai stravolgere il suo carattere, la sua essenza. Semplicemente cercando di mettere a frutto le sue peculiarità, trasformandole nei suoi migliori punti di forza.

Ed esattamente come accade per un figlio, senza  mai far venire meno l’obiettività di giudizio, non riuscirai tuttavia mai a non considerarlo tuo, a non vederlo sotto una buona luce. Lo conosci, lo hai seguito, è parte di te. Per questo è importante confrontarsi con l’esterno: cercarne il giudizio, cimentarsi e misurarsi con altri palati che non lo abbiano allevato, seguito, custodito come te dall’inizio alla fine del suo percorso, ed oltre.

Ogni vino riflette indiscutibilmente stile, carattere di chi lo produce. Proprio per questo ciascun vino è unico. Proprio per questo ascoltare il giudizio altrui è col tempo divenuto per me qualcosa di affascinante. Farmi condurre in un viaggio emozionale alla scoperta di sensazioni, suggestioni ed immagini suscitate dal gusto, dal tatto, dalla vista, dall’olfatto. Immergermi per qualche istante nell’altrui sensibilità, carpirne le fonti e provare a sperimentarle io stessa, calandomi nell’altrui esperienza gustativa.

Ed è quello che ho fatto anche con le impressioni di Morris sul nostro Ultimo 2014, che potete trovare nel profilo Instagram di VinoperPassione (a questo link). Ho provato ad immergermi nella sua esperienza, ad assaporare qualcosa che non avevo mai carpito in un vino che abbiamo seguito – non con poche difficoltà dovute all’annata – dalla vigna alla bottiglia. E mi sono lasciata stupire.

Il post Instagram della degustazione del nostro Ultimo Riserva 2014 a cura di Morris Lazzoni di "VinoperPassione"

Il post Instagram della degustazione del nostro Ultimo Riserva 2014 a cura di Morris Lazzoni di “VinoperPassione”

Un grandissimo “Grazie” a Morris ed al tempo che ha dedicato a degustare e scrivere del nostro Ultimo Riserva 2014. Ora invito tutti voi ad andare a curiosare nel suo blog e nel suo profilo Instagram, che oltre ad esperienze degustative dove lo stupore ed il fascino per il lettore è assicurato, propone anche un modo semplice, intelligente di approcciarsi al vino!

Correte!

Il blog VinoperPassione (clicca qui)

 

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